FAQ
Consigli per ogni tua esigenza
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Consigli per ogni tua esigenza
Quanto risparmio acquistando una stufa a pellet?
Il pellet è uno dei sistemi di riscaldamento più economici ed ecologici disponibili sul mercato. Le stufe a pellet di Progetto Fuoco permettono di ridurre ulteriormente i consumi garantendo un maggiore risparmio sul combustibile. In più, l’acquisto di stufe a pellet Progetto Fuoco gode di particolari incentivi statali e detrazioni fiscali.
Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono una stufa a pellet di qualità?
Una stufa di qualità deve:
La procedura di prima accensione è obbligatoria?
Nelle stufe a pellet Progetto Fuoco la procedura di prima accensione non è obbligatoria. Ogni prodotto, infatti, viene testato singolarmente a fine linea produttiva simulando una accensione a freddo. Il test, quindi, rende la procedura di prima accensione non obbligatoria e consente di risparmiare sul costo dell’assistenza tecnica iniziale.
Quali sono gli obblighi di legge a cui attenersi per installare una stufa?
Lo scarico fumi dev’essere predisposto in osservanza delle norme UNI 10683 e in particolare: il montaggio dei canali da fumo deve essere effettuato in modo da garantire la tenuta ai fumi per le condizioni di funzionamento dell’apparecchio, limitare la formazione delle condense ed evitarne il trasporto verso l’apparecchio. Per caminetti dove si debbano raggiungere scarichi al soffitto o a parete non coassiali rispetto all’uscita dei fumi dall’apparecchio, i cambiamenti di direzione devono essere realizzati con l’impiego di gomiti aperti non maggiori di 45°.
I canali da fumo devono essere a tenuta dei prodotti della combustione e delle condense e coibentati se passano all’esterno del locale di installazione.
Il collegamento tra l’apparecchio di utilizzazione e la canna fumaria deve ricevere lo scarico da un solo generatore di calore.
Lo scarico diretto dei prodotti della combustione deve essere previsto a tetto e il con dotto fumario deve avere le caratteristiche previste dal punto 4.2.2 delle norme UNI 10683, in particolare deve:
I prodotti a pellet necessitano di particolare manutenzione?
Pulizia settimanale della stufa, svuotando il cassetto cenere. Pulizia periodica di tubi e vano ispezione.
Come si controllano i prodotti a pellet?
Semplicemente con un radiocomando in dotazione, oppure a bordo stufa.
I prodotti a pellet sono dotati di dispositivi di sicurezza?
Sì, di un termostato che spegne la stufa in caso di surriscaldamento e di un pressostato che interviene qualora lo scarico dei fumi sia accidentalmente otturato.
Come funzionano le stufe a pellet ad aria ventilata?
La stufe a pellet ad aria ventilata di Progetto Fuoco sono potenti e silenziose e permettono una rapida diffusione del calore nell’ambiente in cui è posto l’apparecchio. É possibile gestire autonomamente i ventilatori per aumentare comfort e resa delle stufe.
I prodotti a pellet si accendono automaticamente?
Certo, si accendono automaticamente sia la fiamma che la ventilazione forzata.
Le stufe a pellet funzionano senza canna fumaria?
Le nostre sufe a pellet hanno lo scarico dei fumi del diametro di 8 cm. Ciò è reso possibile dal fatto che i fumi sono spinti nel condotto di scarico da un ventilatore. La depressione normalmente offerta dalla canna fumaria è qui creata dalla stufa artificialmente. In alternativa alla canna fumaria si può utilizzare anche un tubo coibentato da 8 cm addossato alla parete esterna.
Come si installa una stufa a pellet?
L’installazione di una stufa a pellet deve essere effettuata esclusivamente da un professionista abilitato, per avere la certezza che tutta la procedura sia eseguita correttamente. La prima accensione delle stufe a pellet, invece, non è obbligatoria. Questo è possibile perché ogni singola stufa Progetto Fuoco viene testata alla fine del processo produttivo simulando una accensione a freddo. In questo modo viene garantito il corretto funzionamento dell’apparecchio. Inoltre, la garanzia decorre dal momento di acquisto del prodotto (scontrino o fattura fiscale), e quindi non è vincolata alla procedura di prima accensione. Misure consigliate 10 cm dalla parete, mentre sono sufficienti 50 cm dal fianco del mobile.
Il vetro del focolare rimane pulito?
Sì, grazie alla combustione ottimale. Basterà utilizzare un pennello asciutto per asportare la cenere depositata sul vetro della stufa. Nel caso in cui siano presenti delle incrostazioni è necessario utilizzare uno spray specifico per la pulizia dei vetri o un detergente che non contenga abrasivi.
Quanto è il consumo orario di una stufa ?
Per avere un calore sufficiente a far fronte alle normali dispersioni attraverso pareti e vetrate, 2 Kg/ora è un valore attendibile.
Come scelgo la stufa a pellet perfetta per me?
Progetto Fuoco offre una vasta possibilità di scelta. A seconda delle necessità e del tipo di ambiente e di abitudini, è possibile scegliere la stufa più adatta alle proprie esigenze.
Se si ha la necessità di riscaldare un solo ambiente, è meglio orientarsi su una stufa a pellet ad aria ventilata. Al contrario, se l’obiettivo è scaldare più stanze, l’ideale è una stufa ad aria canalizzata. L’installazione con uscita fumi superiore coassiale, invece, evita la realizzazione di una presa d’aria per aerare l’ambiente in cui è posizionata la stufa. Una stufa a pellet ermetica è la scelta migliore per una casa passiva o per essere posizionata in monolocali o camere da letto. Per chi vuole abbattere i consumi e vuole la sicurezza di funzionamento dell’apparecchio anche in caso di blackout, l’ideale è una stufa a bassa tensione. Chi desidera il silenzio e il massimo comfort, può optare per per la stufa a pellet ad aria ventilata con il sistema di ventilazione smart che innesca il ventilatore solo in caso di necessità. Grazie alle dimensioni contenute, una stufa con lo scarico fumi integrato è l’ideale per chi ha poco spazio o desidera posizionare l’apparecchio in un corridoio stretto. Chi vuole scaldare l’acqua sanitaria e/o di riscaldamento, invece, può scegliere una termostufa a pellet. Infine, per chi vuole il massimo del design coniugato alla più evoluta tecnologia, Progetto Fuoco propone CaioSempronio, la stufa a pellet con esclusivo brevetto TizioCaio e dalle linee uniche e sofisticate.
Si può installare una stufa a pellet senza canna fumaria?
Questo tipo di installazione non è a norma di legge in molti Paesi Europei, inclusa l’Italia, ed è dannosa sia per la salute che per l’ambiente. É quindi altamente sconsigliato installare una stufa a pellet a parete senza canna fumaria.
Come si pulisce una stufa a pellet?
Le stufe a pellet Progetto Fuoco sono facili da pulire e richiedono poca manutenzione, soprattutto se il pellet utilizzato è certificato. Per asportare la cenere basterà utilizzare l’aspiracenere ogni due giorni circa. Per le incrostazioni, invece, è necessario rimuovere il braciere e pulire i fori e la grata.
La procedura di prima accensione è obbligatoria?
Nelle stufe a pellet Progetto Fuoco la procedura di prima accensione non è obbligatoria. Ogni prodotto, infatti, viene testato singolarmente a fine linea produttiva simulando una accensione a freddo. Il test, quindi, rende la procedura di prima accensione non obbligatoria e consente di risparmiare sul costo dell’assistenza tecnica iniziale.
Quali sono gli obblighi di legge a cui attenersi per installare una stufa?
Lo scarico fumi dev’essere predisposto in osservanza delle norme UNI 10683 e in particolare: il montaggio dei canali da fumo deve essere effettuato in modo da garantire la tenuta ai fumi per le condizioni di funzionamento dell’apparecchio, limitare la formazione delle condense ed evitarne il trasporto verso l’apparecchio. Per caminetti dove si debbano raggiungere scarichi al soffitto o a parete non coassiali rispetto all’uscita dei fumi dall’apparecchio, i cambiamenti di direzione devono essere realizzati con l’impiego di gomiti aperti non maggiori di 45°.
I canali da fumo devono essere a tenuta dei prodotti della combustione e delle condense e coibentati se passano all’esterno del locale di installazione.
Il collegamento tra l’apparecchio di utilizzazione e la canna fumaria deve ricevere lo scarico da un solo generatore di calore.
Lo scarico diretto dei prodotti della combustione deve essere previsto a tetto e il con dotto fumario deve avere le caratteristiche previste dal punto 4.2.2 delle norme UNI 10683, in particolare deve:
Il vetro del focolare rimane pulito?
Sì, grazie alla combustione ottimale.
Quanto è il consumo orario di una stufa ?
Per avere un calore sufficiente a far fronte alle normali dispersioni attraverso pareti e vetrate, 2 Kg/ora è un valore attendibile.
Come si installa una stufa a legna?
L’installazione di una stufa a legna deve essere effettuata esclusivamente da un professionista abilitato, per avere la certezza che tutta la procedura sia stata eseguita correttamente.
É necessaria una presa d’aria dedicata nella stanza dove è installata la stufa?
Sì, la presa d’aria dedicata è necessaria perché serve per far affluire l’ossigeno necessario alla combustione e a garantire un perfetto tiraggio lungo la canna fumaria.
Fino a che distanza è possibile canalizzare una stufa?
É possibile canalizzare l’aria calda prodotta dalla stufa a pellet fino a 8 metri di distanza, lineari e coibentati, per ciascuna uscita.
Stufa a legna, stufa a pellet o inserto? Quale fa per me?
Per trovare il prodotto Progetto Fuoco più adatto alle esigenze di ciascuno, è necessario tenere in considerazione alcuni fattori. Chi ama la fiamma a vista e il calore del legno non potrà che scegliere una stufa a legna o un inserto a legna. I prodotti a pellet sono indiscutibilmente più economici nel lungo periodo, più ecologici e con un maggiore rendimento termico.
Per quel che riguarda il combustibile, la legna è più economica rispetto al pellet, ma necessita di un luogo dove essere accatastata. Il pellet, al contrario, costa di più ma non ha bisogno di grandi spazi. Un’ulteriore valutazione da fare è quella relativa alla possibilità di regolazione della fiamma nella stufa a pellet, che permette di non dover caricare continuamente il combustibile perché dotata di un sistema di automatizzazione.
L’inserto, che può essere sia pellet che a legna, è la soluzione ideale per chi ha una struttura preesistente e/o desidera recuperare un camino aperto. Gli inserti sono più compatti rispetto alle stufe, grazie al loro design e alla loro versatilità si adattano facilmente a qualsiasi tipo di ambiente.
Camini aperti e termocamini: qual è la differenza?
A parità di combustibile, un termocamino produce più calore ed energia rispetto ad un caminetto aperto. Il termocamino a focolare chiuso, quindi, è la scelta più ecologica e più economica sul lungo periodo.
É possibile arredare con un caminetto?
Le soluzioni progettate da Progetto Fuoco si adattano a tutti gli stili di arredo e a tutte le esigenze, con camini piatti, angolari e trifacciali e con un’ampia scelta di rivestimenti ed elementi decorativi.
Perché è importante fare ogni anno la manutenzione?
Anzitutto perché è un obbligo di legge e poi perché è importante mantenere alta l’efficienza della caldaia affinché il consumo di gas resti sempre su buoni livelli senza causare aumenti nella bolletta. Inoltre, il controllo annuale consente di verificare che non ci siano perdite di acqua e/o gas.
Ogni quanto tempo bisogna fare l’analisi dei fumi?
Se si possiede un impianto domestico con potenza inferiore ai 35 Kw è necessario richiedere l’analisi una volta ogni due anni, Per le caldaie con potenza compresa tra i 35 Kw e 116 Kw alimentate a gas, l’analisi va effettuata una volta l’anno. Ogni due anni per gli impianti con potenza compresa tra i 35 Kw e 350 Kw o superiore ai 350 Kw.
Ho la pressione dell’acqua a zero, cosa devo fare?
Prima di tutto è importante certificare che non ci siamo perdite di acqua da un qualsiasi termosifone, procedere a ricaricare impianto dal rubinetto di carico della caldaia fino ad una pressione massima di 1,5 bar, chiudere e verificare. Se tutto sembra regolare tieni sotto controllo la pressione per qualche giorno, altrimenti contattaci.
Se mi assento durante il periodo invernale come mi devo comportare?
Durante l’inverno c’è pericolo di gelate che possono compromettere l’impianto, Le soluzioni sono lo svuotamento dell’impianto oppure l’installazione di un kit antigelo.
Cos’è il libretto di climatizzazione?
Il libretto di climatizzazione riporta tutti i dati relativi all’installatore, all’utilizzatore e al manutentore. Esso contiene tutti i dati rilevati ad ogni manutenzione o intervento. Viene compilato e consegnato dall’installatore per la prima volta all’atto di messa in servizio, insieme alla dichiarazione di conformità. Deve essere conservato nella stessa unità immobiliare in cui si è presente la caldaia o il condizionatore.
Il trattamento dell’acqua negli impianti termici è obbligatorio?
Si. Il D.P.R 412/93 cioè il Regolamento recante le norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, all’articolo 5 specifica che per impianti termici di nuova installazione nonché quelli sottoposti a ristrutturazione con potenza complessiva superiore o uguale a 350 Kw deve essere effettuato un trattamento all’acqua secondo le indicazione della norma Uni 8065. La norma, prevede che l’impianto sia dotato di un filtro di sicurezza e un addolcitore se si produce acqua calda sanitaria con potenze maggiori di 350 Kw, lo scopo è quello di mantenere la durezza dell’acqua inferiore a 15°F (gradi francesi), in mancanza di produzione di acqua calda sanitaria si può utilizzare in alternativa all’addolcitore un trattamento di tipo chimico. Dopo oltre 15 anni il D.P.R. 59/09 invece, impone l’obbligatorietà del trattamento d’acqua di impianto anche per potenze inferiori ai 350 Kw nei seguenti casi:
A chi bisogna rivolgersi per effettuare la manutenzione annuale?
La manutenzione annuale della stufa è un intervento obbligatorio per legge. É necessario prendere un appuntamento con il nostro tecnico autorizzato, che verificherà che tutte le parti della stufa funzionino correttamente e che provvederà a sistemare e/o sostituire i pezzi danneggiati, usurati o non funzionanti.
Dove posso trovare un pezzo di ricambio?
I pezzi di ricambio sono disponibili presso Progetto Fuoco che provvederà alla sostituzione e all’installazione del nuovo pezzo, oppure un rivenditore autorizzato.
Come funziona la garanzia?
I prodotti commercializzati Progetto Fuoco sono garantiti per due anni dalla data d’acquisto, comprovata dalla fattura di vendita o dallo scontrino fiscale. La garanzia comprende anche la sostituzione e la riparazione gratuita di eventuali parti difettose per vizi di fabbricazione. Ricordiamo che per quel che riguarda le stufe a pellet, la garanzia decorre comunque dal momento di acquisto del prodotto (scontrino o fattura fiscale), e che quindi non è vincolata alla procedura di prima accensione.
Sento odore di vernice dopo la prima accensione. Cosa devo fare?
L’odore di vernice scompare generalmente dopo un paio di accensioni. Per eliminarlo basterà accendere la stufa alla massima potenza per alcune ore: la temperatura elevata velocizza il fissaggio delle vernici, causa dell’odore. In ogni caso, le vernici utilizzate non sono nocive per la salute.
La mia stufa non scalda abbastanza. Cosa devo fare?
Le cause possono essere di origine diversa. É sempre auspicabile la verifica da parte del Centro Assistenza Progetto Fuoco (gli interventi possono essere a pagamento) per capire qual è la causa dell’insufficiente produzione di calore.
Perché il vetro della stufa spesso si annerisce?
I residui della combustione dovrebbero disperdersi attraverso la canna fumaria, per cui se sul vetro della stufa sono presenti delle incrostazioni importanti è necessaria la verifica da parte del Centro Assistenza Progetto Fuoco (gli interventi potrebbero essere a pagamento), che individuerà le cause degli eventuali residui di cenere.